martedì 21 maggio 2013

GIOCO D'AZZARDO : DIPENDENZA LEGALIZZATA



La campagna “Basta con le slot” che la trasmissione Le Iene ha promosso vede coinvolta anche la nostra città che ha aderito all’iniziativa. In particolare anche a Verona è nato il collettivo Verona No Slot per iniziativa di alcuni studenti con l’obiettivo di sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche chi ha il potere di fare concretamente qualcosa, come i gestori di bar e tabaccherie http://www.larena.it/stories/Home/512070_basta_alle_slot_nei_bar_in_campo_anche_tosi/

Le dipendenze cambiano a seconda del periodo storico, della cultura locale … la dipendenza da gioco d’azzardo è quella  in voga in questi anni, purtroppo  legalizzata ed anzi promossa dallo Stato contemporaneamente all’aggravarsi della crisi e all’impoverimento delle persone . Il problema creato dal gioco d’azzardo non è solo la perdita  di soldi. I problemi derivanti dal gioco influiscono  sulla vita di una persona in tutto il suo complesso.
Il gioco diventa un problema quando:
• interferisce con il lavoro, la scuola e altre attività
• danneggia la salute mentale o fisica
• danneggia finanziariamente
• danneggia la reputazione
• causa problemi con amici o con la famiglia.

“Un paese dove si spendono circa 1260 euro procapite, (neonati compresi) per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. E dove si stimano 800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di   giocatori a rischio. Un fatturato legale stimato in 76,1 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere, mantenendoci prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. E' “la terza impresa” italiana, l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese. Benvenuti ad Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare” (tratto dal Dossier di Libera Azzardopoli Roma 9 gennaio 2012)

Seganaliamo anche  un altro collettivo nato a Pavia http://www.senzaslot.it/chi-siamo/  i cui obiettivi vengono così descritti:

1. Mettere al bando tutte le occasioni di lucro privato sul gioco d’azzardo liberalizzato, a partire dalla cacciata delle macchinette da bar e altri locali pubblici ad accesso libero. Questo implica naturalmente il ritiro delle concessioni ai privati, sferrando un colpo durissimo alla potente lobby delle macchinette.
2. Riformare radicalmente il gioco d’azzardo sotto controllo statale, inclusi Gratta e Vinci, Superenalotto e simili, intervenendo in modo che non siano una fonte di guadagno per le casse statali e soprattutto che il consumo di questi prodotti non sia favorito dallo Stato con la pubblicità e vergognose campagne propagandistiche (“Ti piace vincere facile?” ecc.). Rompere la dipendenza delle casse statali dal gioco d’azzardo è necessario quanto rompere la dipendenza dei singoli individui dalle macchinette.
3. Trasformare le sale slot private in sale slot statali (chiudendone contestualmente la maggior parte). In questi “casinò pubblici” dovrebbero essere collocate macchinette particolari, molto lente e con un pay-out elevatissimo in modo da attuare politiche di riduzione del danno. L’erogazione del gioco d’azzardo sarebbe controllata e fortemente regolamentata e non avrebbe le caratteristiche di “trappola” che ha oggi (luci soffuse, superalcoolici gratuiti, rumori frastornanti, “sospensione dello scorrere del tempo”). Le sale slot pubbliche non avrebbero fini di lucro e lavorerebbero in stretta connessione con il servizio sanitario nazionale con l’obiettivo di strappare i giocatori patologici dal loro vizio autodistruttivo.

Purtroppo capita sempre più spesso che anche al nostro servizio si rivolgano persone con queste problematiche e l’impatto sulla vita personale , familiare e sociale è devastante, per cui invitiamo a sostenere queste importanti iniziative di sensibilizzazione su questo aspetto della nostra società.

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