venerdì 24 gennaio 2014

ANZIANI: RISORSA O MINACCIA?



Una delle conquiste più significative del progresso umano è il raggiungimento dell’età anziana. Il XXI secolo sarà ricordato come il secolo della longevità di massa.

Nel 1950 la percentuale di anziani nel mondo era dell’8%. È previsto che nel 2050 la percentuale di anziani raggiunga il 21%.

Ma, come evidenzia Marco Impagliazzo, presidente della comunità di Sant’Egidio, il mondo dell’anziano è ancora un mondo inesplorato, che suscita timore. Il progresso della medicina e le migliori condizioni di vita hanno regalato anni in più, ma il nostro tempo non riesce a dare valore alla vecchiaia.

Non si riesce a capire la forza degli anni e la potenzialità delle persone che invecchiano. Eppure gli anziani sono una grande risorsa per la nostra società: hanno tempo, saggezza, sono fuori dai meccanismi competitivi e per questo sono individui mediamente più liberi e più generosi degli altri. Sono “profeti della compagnia e della gratuità” sanno costruire intorno a sé spazi di attenzione, ascolto e relazione. Attraverso gli anziani possiamo riscoprire l’importanza del rapporto personale, dell’amicizia, dell’arte della conversazione, della profondità della relazioni umane.

Dobbiamo superare il timore dell’anziano e tornare a vivere insieme, giovani ed anziani, mescolando le generazioni: sarà un valore aggiunto per tutti. 


 







venerdì 17 gennaio 2014

INFORTUNI IN TRASFERTA

I lavoratori in missione o in trasferta che subiscono un infortunio sono tutelati dall’INAIL. La copertura inizia dal momento in cui lasciano la dimora abituale fino al rientro, compresi gli incidenti nel tragitto per andare in albergo e quelli accaduti nella stanza d’albergo. L’evento verrà trattato come ordinario infortunio e non come infortunio in itinere.

Nella circolare n.52/2013, l’INAIL delinea il quadro aggiornato delle regole per gli infortuni in itinere e per quelli occorsi in missione e trasferta.

Infortuni in itinere: per l’indennizzabilità dell’infortunio in itinere è necessario che questo si verifichi nel tragitto tra abitazione e luogo di lavoro e che il percorso sia effettuato a piedi, con mezzi pubblici o con mezzo privato, se indispensabile per mancanza di altre possibilità.

Infortuni in missione e/o trasferta: il tragitto dal luogo in cui si trova l’abitazione del lavoratore e quello in cui deve svolgere l’attività lavorativa in trasferta e/o missione non è frutto di libera scelta del lavoratore ma è imposto dal datore di lavoro. Pertanto l’evento infortunistico va connotato in maniera diversa rispetto all’infortunio in itinere. Lo stesso principio vale per il trasferimento dall’albergo al luogo in cui viene svolta l’attività lavorativa. Anche l’infortunio che avvenga all’interno della stanza d’albergo, in cui il lavoratore si trova temporaneamente, rientra nell’indennizzabilità da parte dell’INAIL.

Rimangono esclusi i seguenti casi:

1.    Quando l’evento si verifichi nel corso dello svolgimento di un’attività che non ha alcun legame funzionale con la prestazione lavorativa o le esigenze lavorative dettate dal datore di lavoro.

2.    Nel caso di rischio elettivo, cioè nel caso in cui l’evento sia riconducibile a scelte personali del lavoratore, irragionevoli e prive di alcun collegamento con la prestazione lavorativa tali da esporlo a un rischio determinato esclusivamente da tali scelte. 

venerdì 10 gennaio 2014

IL POTERE DELLA RISATA





Ridere e piangere rappresentano un antichissimo strumento per comunicare, per esprimere gioia, dolore, piacere di stare insieme, sofferenza, richiesta di aiuto.

Ovunque nel mondo si ride e si piange allo stesso modo. E' un linguaggio universale, innato, non c'è bisogno di impararlo. Di fronte ad una certa situazione il cervello invia dei segnali che producono una serie di contrazioni dei muscoli facciali e della respirazione, provocando vocalizzi e lacrimazioni. Alcuni individui sono più reattivi, altri meno. Alcuni trattengono le emozioni, altri meno. Ma a tutti è capitato di scoppiare a ridere in maniera incontrollabile.

I bambini hanno la capacità di ridere prima ancora di parlare; anche i bambini non vedenti o non  udenti dalla nascita possiedono la capacità di ridere.

Sigmund Freud afferma che il riso rilascia tensione ed "energia psichica" benefica per la salute. Il filosofo John Morreall, fondatore della Società Internazionale di Studi sull'Umorismo (ISHS) asserisce che la risata umana potrebbe avere le sue origini biologiche come una sorta di espressione condivisa di sollievo al superamento di pericolo. Friedrich Nietzsche, al contrario, suggerisce che la risata sia una reazione al senso di solitudine esistenziale e alla mortalità che solo gli esseri umani sentono.

Hunter Doherty "Patch" Adams, medico statunitense, ha ideato la clownterapia. Gruppi di volontari travestiti da clown visitano ospedali di diversi Paesi del mondo, con l'obiettivo di far riscoprire la gioia e l’allegria ai bambini ammalati.

Quindi tutti sono d’accordo sul fatto che ridere faccia bene alla salute.

Recentemente c’è stato un nuovo ed originale approccio alla risata: “Lo yoga della risata”.

Il dott. Madan Kataria, medico allopatico di Mumbai (India), insegna come armonizzare le antiche pratiche Yoga con la scienza del ridere, al fine di contrastare gli effetti negativi dello stress, migliorando i rapporti interpersonali e contribuendo a promuovere la Pace Mondiale attraverso la risata. Secondo “Pranayama” che è la scienza della respirazione, la risata ha un effetto immediato e potente sulla fisiologia e si usa da oltre quattromila anni per influenzare il corpo, la mente e le emozioni.

Kataria ha istituito la Giornata Mondiale della Risata, che si celebra ogni anno la 1° domenica di maggio. Inoltre ha portato il suo metodo negli ospedali, nelle multinazionali, nelle carceri e in tutti i posti dove i livelli di tensione e di stress sono altissimi.