Una delle conquiste più
significative del progresso umano è il raggiungimento dell’età anziana. Il XXI
secolo sarà ricordato come il secolo della longevità di massa.
Nel 1950 la percentuale di
anziani nel mondo era dell’8%. È previsto che nel 2050 la percentuale di
anziani raggiunga il 21%.
Ma, come evidenzia Marco
Impagliazzo, presidente della comunità di Sant’Egidio, il mondo dell’anziano è
ancora un mondo inesplorato, che suscita timore. Il progresso della medicina e
le migliori condizioni di vita hanno regalato anni in più, ma il nostro tempo
non riesce a dare valore alla vecchiaia.
Non si riesce a capire la forza
degli anni e la potenzialità delle persone che invecchiano. Eppure gli anziani
sono una grande risorsa per la nostra società: hanno tempo, saggezza, sono
fuori dai meccanismi competitivi e per questo sono individui mediamente più
liberi e più generosi degli altri. Sono “profeti della compagnia e della
gratuità” sanno costruire intorno a sé spazi di attenzione, ascolto e
relazione. Attraverso gli anziani possiamo riscoprire l’importanza del rapporto
personale, dell’amicizia, dell’arte della conversazione, della profondità della
relazioni umane.
Dobbiamo superare il timore
dell’anziano e tornare a vivere insieme, giovani ed anziani, mescolando le
generazioni: sarà un valore aggiunto per tutti.
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