Che cosa sono?
Che cos’è
il PIL?
In economia
il Prodotto Interno Lordo (PIL),
rappresenta il valore complessivo dei beni e servizi finali prodotti
all'interno di un paese in un certo periodo di tempo. Per calcolarlo bisogna
sommare quello che spendono i consumatori, i soldi investiti in quel paese, i
soldi spesi dal governo e il valore delle esportazioni; a questa somma bisogna
sottrarre il valore delle importazioni.
Il PIL può
essere anche definito come il valore della ricchezza o del benessere di un paese.
Dato
che è un indicatore sintetico e immediato, il PIL è usato da politici e mezzi
d’informazione per comunicare e confrontare la situazione di ogni paese. Come
ha scritto Jon Gertner (autore
di libri e collaboratore del “The New York Times Magazine”) in un articolo uscito sulla rivista “Internazionale”, “è una cifra che comprime una
grandezza immensa come l’economia di una nazione in unico dato”.
Ma serve davvero
a capire se in un paese si vive bene?
Scrive Jon Gertner: “Immaginiamo
il prodotto interno lordo come due persone, signor PIL ALTO e signor PIL BASSO.
Il signor PIL ALTO lavora, guadagna e spende molto: va spesso al ristorante,
paga una baby sitter per i figli e una casa di riposo per i genitori, ha un
televisore con un megaschermo, una macchina potente e una grande villa con un
moderno sistema di climatizzazione. Il signor PIL BASSO invece usa i mezzi
pubblici o va a piedi, sta spesso con i figli, ha un televisore senza
megaschermo e vive in un appartamento.
“In base
agli standard moderni”, spiega Gertner, “il signor PIL ALTO vale di più per il
suo paese. Ma non si può dire che viva meglio, perché fa una vita sedentaria e
stressante, segue una pessima dieta e consuma troppo, contribuendo a una serie
di mali sociali e ambientali”.
Per questo
motivo molti economisti e sociologi hanno messo in discussione l’utilità del PIL
come indicatore di benessere.
Forse per valutare il benessere
delle persone bisogna ricorrere ad altri indicatori. Ad esempio la FIL
(Felicità Interna Lorda) che è un tentativo di definire - con un evidente
ammiccamento ironico, ma con altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard
di vita sulla falsariga del prodotto interno lordo (PIL).
La FIL non serve a misurare la
felicità, ma ad indicare che il benessere è più importante dei consumi
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