lunedì 10 febbraio 2014

DAL PRODOTTO INTERNO LORDO ALLA FELICITA' INTERNA LORDA 1



Che cosa sono?

 

Che cos’è il PIL?

In economia il Prodotto Interno Lordo (PIL), rappresenta il valore complessivo dei beni e servizi finali prodotti all'interno di un paese in un certo periodo di tempo. Per calcolarlo bisogna sommare quello che spendono i consumatori, i soldi investiti in quel paese, i soldi spesi dal governo e il valore delle esportazioni; a questa somma bisogna sottrarre il valore delle importazioni.

Il PIL può essere anche definito come il valore della ricchezza o del benessere di un paese.

Dato che è un indicatore sintetico e immediato, il PIL è usato da politici e mezzi d’informazione per comunicare e confrontare la situazione di ogni paese. Come ha scritto Jon Gertner (autore di libri e collaboratore del “The New York Times Magazine”) in un articolo uscito sulla rivista “Internazionale”, “è una cifra che comprime una grandezza immensa come l’economia di una nazione in unico dato”.

Ma serve davvero a capire se in un paese si vive bene?  

Scrive Jon Gertner:  “Immaginiamo il prodotto interno lordo come due persone, signor PIL ALTO e signor PIL BASSO. Il signor PIL ALTO lavora, guadagna e spende molto: va spesso al ristorante, paga una baby sitter per i figli e una casa di riposo per i genitori, ha un televisore con un megaschermo, una macchina potente e una grande villa con un moderno sistema di climatizzazione. Il signor PIL BASSO invece usa i mezzi pubblici o va a piedi, sta spesso con i figli, ha un televisore senza megaschermo e vive in un appartamento.

“In base agli standard moderni”, spiega Gertner, “il signor PIL ALTO vale di più per il suo paese. Ma non si può dire che viva meglio, perché fa una vita sedentaria e stressante, segue una pessima dieta e consuma troppo, contribuendo a una serie di mali sociali e ambientali”.

Per questo motivo molti economisti e sociologi hanno messo in discussione l’utilità del PIL come indicatore di benessere. 

Forse per valutare il benessere delle persone bisogna ricorrere ad altri indicatori. Ad esempio la FIL (Felicità Interna Lorda) che è un tentativo di definire - con un evidente ammiccamento ironico, ma con altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard di vita sulla falsariga del prodotto interno lordo (PIL).

La FIL non serve a misurare la felicità, ma ad indicare che il benessere è più importante dei consumi
 


 

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