martedì 12 novembre 2013

LE NUOVE FRONTIERE DEGLI STUPEFACENTI


Il traffico e l’uso illecito di stupefacenti costituiscono un fenomeno di minaccia per la salute e la stabilità sociale. I dati statistici indicano che circa un giovane europeo su tre ha provato una droga illecita e che ogni ora almeno un cittadino europeo muore di overdose. Alle storiche sostanze d’ abuso derivate da prodotti di origine vegetale (oppio, canapa e cocaina), a partire dagli anni ‘90 si sono affiancate numerose nuove sostanze psicoattive.

È in questi ultimi anni tuttavia che le nuove sostanze psicoattive (NPS) disponibili sul mercato, si sono moltiplicate rapidamente. Sono 280 le nuove sostanze individuate solo negli ultimi quattro anni e 70 i casi di intossicazione acuta correlati all’assunzione di NSP. Spesso note come smart drugs, le nuove droghe sono costituite da un gruppo estremamente eterogeneo di sostanze psicoattive, spesso non sottoposte al controllo di legge.
Infatti una sostanza per essere inserita nelle tabelle delle droghe illegali deve essere sottoposta ad analisi da parte degli organi competenti e deve risultare dannosa per l’individuo e per la salute pubblica. I tempi burocratici che intercorrono tra il sequestro delle sostanze e la “tabellazione” come illecite dà il tempo ai produttori di modificarne la struttura chimica e crearne altre, parimenti pericolose e con effetti talvolta letali, che vengono immesse sul mercato e non risultano illecite in quanto non ancora “tabellate”.
La lotta agli stupefacenti risulta particolarmente ardua anche per la facilità con cui un individuo può procurarseli, attraverso internet. Vi è la percezione che un prodotto venduto in rete sia lecito e non dannoso: i nomi dei prodotti offerti sono “innocui”, “leggeri” ed accattivanti e lo scambio di informazioni è semplice e veloce. I server, inoltre, sono quasi sempre collocati in paesi dove la legislazione è regolamentata in modo estremamente permissivo.

La conseguenza è che mancano informazioni circa la nocività della sostanza; la qualità e la dannosità delle sostanze stesse e la loro tracciabilità: in pratica non vi sono controlli e, pertanto, i rischi che si corrono sono elevatissimi.
Bisogna riflettere anche sull’impatto causato da una singola persona che assume droga:
• Reca danno a sé stessa
• Può recare danno ad altri diventando passibile di conseguenze penali
• Impegna uomini e risorse che intervengono in caso di problemi derivanti dall’abuso (strutture sanitarie, forze dell’ordine, autorità giudiziaria, etc.)

Un’informazione indipendente basata su conoscenze scientifiche è una risorsa indispensabile per aiutare l’Europa a comprendere la natura dei problemi legati alla droga e per trovare risposte più adeguate. Sulla base di tale principio, e a fronte di un fenomeno in espansione, nel 1993 è stato istituito l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA). Inaugurato a Lisbona nel 1995, è una delle agenzie decentrate dell’Unione europea (UE).

(*) Da conferenza “Le nuove frontiere dello stupefacente”, Festival della Scienza di Genova, ottobre 2013.

http://www.emcdda.europa.eu/html.cfm/index373IT.html

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