giovedì 5 giugno 2014

S.O.S. CALDO


 

Arriva la bella stagione e non possiamo che rallegrarcene, dopo il lungo tunnel un po’ melanconico cui associamo solitamente il periodo invernale.
Certamente il bel tempo è in stretta relazione con le energie positive che sembra sprigionare, ma quando si deve rimanere sul posto di lavoro, forse il punto di vista è un po’ differente: il caldo può diventare un nemico da cui difendersi.
Nella nostra realtà produttiva i lavoratori maggiormente a rischio sono coloro che lavorano all'aperto, in particolare gli agricoltori, gli addetti alla raccolta di frutta o verdura nei campi e/o in serra e gli operai dei cantieri edili e stradali, ma anche i lavoratori che sono esposti a fonti di calore  radiante es.: acciaierie, fonderie, vetrerie.
Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/'08) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e specificamente il lavoratore esposto ad agenti fisici tra i quali il microclima. Quindi anche al rischio di danni da calore tipico delle attività lavorative svolte in ambiente aperto nei periodi di grande caldo estivo.
Il Dipartimento di Medicina del Lavoro, l’Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali e il Consiglio Nazionale Ricerche hanno creato una guida per affrontare il rischio di radiazione solare ultravioletta per il lavoratori all’aperto.
Il Dipartimento Prevenzione Medica dell’ ASL di  Mantova ha pubblicato un opuscolo, in 4 lingue, contenente misure di prevenzione che il Datore di lavoro deve mettere in atto ed azioni per evitare i danni da calore sul lavoro.

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