lunedì 16 settembre 2013

BILANCIAMENTO VITA LAVORATIVA E VITA PERSONALE




“Per molti la giornata lavorativa non finisce al rientro a casa dall’impiego retribuito: in quel momento inizia una seconda giornata, quella dei compiti domestici, dell’educazione dei figli e della cura di persone a carico e parenti anziani. Nel momento in cui si formulano strategie, tale tempo aggiuntivo va tenuto presente, così come il fatto che questo doppio carico di lavoro raramente è ripartito in maniera equa tra uomini e donne!.
Bernhard Jansen (ex direttore, DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità, Commissione europea)
 

ICSR – Fondazione per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese ha effettuato una ricerca sul bilanciamento tra vita personale e professionale

In un momento di crisi economica parlare delle esigenze dei lavoratori di bilanciare tempi
di vita e di lavoro può avere più senso di quanto non possa sembrare. Da parte dei lavoratori vi è la richiesta di politiche meno strutturate e formalizzate, che sappiano rispondere meglio alle proprie particolari esigenze. Un lavoro quindi tagliato su misura, che accompagni le diverse fasi della vita dei lavoratori. Da parte delle aziende, seppur con qualche difficoltà, l’adozione di buone prassi produce benefici precisi ed è possibile, anzi necessario in periodi di crisi, essere promotori di un cambiamento positivo della cultura del lavoro, che liberi il tema del bilanciamento vita-lavoro dai confini dell’ottica di genere, per collocarlo a pieno titolo nella gestione delle risorse umane.

Le soluzioni proposte si possono suddividere in tre ordini di attività:

• Flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro: orari flessibili, part-time, programmi di ferie flessibili;

• Politiche a supporto della maternità e paternità: permessi per motivi familiari, politiche a sostegno del reinserimento al lavoro dopo lunghi congedi, creazioni o convenzioni con asili nido.

• Formazione del personale e comunicazione interna coinvolgimento del lavoratore nella definizione di politiche ad hoc e costante informazione sulle possibilità offerte.

http://www.i-csr.org/home/index.php?option=com_content&view=article&id=90:pople-firstle-dimensioni-del-bilanciamento-tra-vita-personale-e-professionalele-nuove-prassi-italiane&catid=1:ricerche&Itemid=88&lang=it


 

1 commento :

  1. quante aziende sono disponibili a ragionare sul part time?
    il raggiungimento degli obiettivi è più importante della presenza.
    l'utilizzo delle tecnologie fuori sede aiuta in tal senso.

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