lunedì 8 luglio 2013

Lavoratori stranieri e percezione del rischio


Le differenze di provenienza nella percezione del rischio

Secondo dati INAIL del 2011, il 15,9% degli infortuni riguardava stranieri,soprattutto nel settore costruzioni ed il rischio di  frequenza infortunistica era:
– per gli italiani: 1 su 25
– per gli stranieri: 1 su 10

Studi europei rilevano che i lavoratori immigrati generalmente:
• Sono occupati in settori ad alto rischio(edilizia) e a bassa specializzazione
• Lavorano in condizioni meno confortevoli
• Svolgono lavori più faticosi, più monotoni, per più ore
• Manifestano maggiori problemi muscolo scheletrici e all’udito
• Manifestano particolari problemi legati al rischio stress lavoro correlato

Tra i vari aspetti che concorrono a creare differenze nel percepire il rischio vi sono:
• Barriere linguistiche
• Scarsa sensibilità alla prevenzione e tendenza a non denunciare le situazioni di pericolo
• Differenze culturali, valoriali e religiose
• Basso livello di istruzione
• Bisogno prioritario di garantire a sé e alla famiglia sicurezza economica, più rilevante rispetto alla necessità di salvaguardare la propria integrità fisica
• Possibilità di vissuti precedenti di rischi molto più gravi (es: guerre) rispetto a quelli sul lavoro

In merito alla formazione alla sicurezza e lavoratori stranieri, il DLgs. 81 cita:
Art. 36 • Il contenuto delle informazioni deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e consentire loro di acquisire le conoscenze in merito. Se l’informazione si rivolge a lavoratori immigrati, prima bisogna verificare la comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.
Art. 37• Il contenuto della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ove la formazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo.

È disponibile un opuscolo INAIL, tradotto in 10 lingue, per coloro che lavorano in Italia da poco tempo e non conoscono ancora bene la lingua, le leggi, la normativa e le istituzioni,i diritti, i doveri e gli obblighi dei lavoratori.



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