venerdì 27 giugno 2014

LA PERDITA DEL LAVORO


 

 
La perdita del lavoro è un evento che, purtroppo, si presenta ormai sempre più frequentemente, ma di fronte al quale si è quasi sempre impreparati.

La perdita del posto di lavoro provoca:

·         immediato danno economico

·         ansia ed incertezza per il futuro

·         problemi di salute: ipertensione, malattie cardiovascolari, disturbi di natura psichica

·         problemi sociali e relazionali all’interno delle famiglie, con gli amici, con le persone che si conoscono

·         perdita di status

·         compromissione di una identità sociale e professionale.

La prima reazione è di rabbia nei confronti del capo, dei colleghi, dell’azienda. Bisogna cercare di affrontarla e di contenerla: meglio non tagliare i ponti, evitando di sbattere la porta, come verrebbe istintivamente di fare

La seconda reazione è di grande frustrazione e di perdita dell’autostima: come dire agli altri che non si  lavora più, che si è stati licenziati? È importante mandare il messaggio che il licenziamento è dovuto a scelte aziendali e non alla persona licenziata.

Terzo, ma non meno importante aspetto: la routine quotidiana fatta di andare al lavoro, trascorrervi la giornata con impegni più o meno gravosi, con maggiori o minori responsabilità, in un ambiente sociale che si è condiviso per anni, viene cancellata; improvvisamente ci si trova ad avere troppo tempo a disposizione e non si sa come utilizzarlo.

È sicuramente una fase assai problematica, ma è fondamentale cercare un approccio se non proprio positivo, il meno negativo possibile.

Può essere l’occasione per rivedere la propria vita personale e professionale. Oltre a cercare un nuovo lavoro è essenziale dedicarsi a qualche cosa che possa rivelarsi utile per il futuro.  Ad esempio seguire un corso professionalizzante, cui, magari non si era mai pensato, dedicarsi ad attività di volontariato o rendersi comunque utili verso qualcuno; approfondire un hobby cui non si era potuto dedicare tempo, iscriversi a qualche associazione interessante, riallacciare vecchie conoscenze trascurate. L’obiettivo è quello di rimanere il più “vivi” possibile e non far decadere il proprio livello di autostima. La giornata deve essere “piena”: serve per se stessi e per trasmettere una immagine attiva ed in qualche modo appetibile a chi ci valuterà in un eventuale colloquio di lavoro.

Attivi e ai blocchi di partenza, pronti a ricominciare; mai passivi/depressi ed in attesa di un qualche fantomatico Godot.

Certo non è facile, ma perché non provare?


 

mercoledì 18 giugno 2014

GARANZIA GIOVANI





 
La Garanzia Giovani, il piano europeo con cui Stato e Regioni s'impegnano a offrire ai giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet) un percorso personalizzato di formazione o un'opportunità lavorativa, è partita in Italia il 1° maggio 2014.

Il piano è un'importante occasione anche per le imprese che, beneficiando delle agevolazioni previste nelle diverse Regioni, possono investire su giovani motivati e rinnovare così il loro capitale umano. Offrendo opportunità di lavoro, formazione e autoimprenditorialità, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi del programma.

Il Ministero sta coinvolgendo le aziende anche attraverso la sottoscrizione di protocolli con le principali associazioni di categoria, che prevedono la promozione di percorsi di tirocinio e di contratti di apprendistato e la pubblicazione sul portale nazionale Garanzia Giovani delle offerte di lavoro e delle opportunità di formazione sul luogo di lavoro.

Sono previsti  bonus occupazionali  per le nuove assunzioni e incentivi specifici per l'attivazione di tirocini e contratti di apprendistato  o la trasformazione di un tirocinio  in contratto di lavoro; inoltre strumenti di accesso al credito sono messi a disposizione dei giovani per favorire l'autoimprenditorialità e l'autoimpiego.

Per accedere a questi strumenti le aziende rispondono ad avvisi pubblici e bandi regionali, nei quali sono indicate le modalità di partecipazione e i prerequisiti per beneficiare delle agevolazioni.

Per usufruire delle agevolazioni previste dal Programma è necessario che l'azienda attivi una delle misure incentivate, a favore di un giovane Neet, tra i 15 e i 29 anni, che ha aderito all'iniziativa Garanzia Giovani e sostenuto  il primo colloquio di orientamento presso uno dei Servizi per l'impiego o degli enti accreditati.

 

In dettaglio gli incentivi previsti per ogni misura e le modalità di accesso:

Assunzioni a tempo indeterminato: bonus da 1.500 a 6.000 euro, in base alla profilazione del giovane e alle differenze territoriali. Il bonus è gestito dall'INPS.

Assunzioni a tempo determinato o in somministrazione: bonus da 1.500 a 4.000 euro, in base alla profilazione del giovane e alle differenze territoriali. Il bonus è gestito dall'INPS.

Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (I livello): incentivo per l'attivazione del contratto compreso tra i 2.000 e i 3.000 euro, sulla base dell'età. Si accede tramite avviso pubblico regionale o dell'INPS.

Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca (III livello): incentivo per l'attivazione del contratto fino a 6.000 euro. Si accede tramite avviso pubblico regionale o dell'INPS.

Tirocinio: è prevista un'indennità erogata dalla Regione (minimo 300 euro, sulla base della normativa regionale) direttamente al giovane o rimborsata all'azienda, a cui si accede tramite avviso pubblico regionale. In caso di trasformazione in contratto di lavoro, alle aziende è riconosciuto un incentivo da 1.500 a 6.000 euro, la cui erogazione è gestita dall'INPS.

Autoimprenditorialità o Autoimpiego: incentivi per la creazione di impresa erogati sottoforma di microcredito. L'accesso avviene tramite partecipazione ad avviso regionale.

Sui siti regionali sono disponibili ulteriori informazioni sulle modalità di accesso ai finanziamenti.

Nel frattempo le imprese possono aderire a Garanzia Giovani e rendere disponibili le offerte!
 




 

 

mercoledì 11 giugno 2014

IO NON RISCHIO


 

Io non rischio è il nome della campagna di sensibilizzazione promossa da Anpas (Associazione di Volontariato di Pubblica Assistenza)  e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e da ReLuis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile.
L’obiettivo è prioritariamente quello di formare i volontari di protezione civile sulla conoscenza e la comunicazione del rischio per poi farli andare in piazza, nella loro città, a incontrare i cittadini e informarli.
Anche il Veneto e il Comune di Verona partecipano alla campagna di sensibilizzazione.
Per maggiori informazioni e materiali informativi sulle misure di prevenzione e sulle attività del progetto potete andare al  link

 

giovedì 5 giugno 2014

S.O.S. CALDO


 

Arriva la bella stagione e non possiamo che rallegrarcene, dopo il lungo tunnel un po’ melanconico cui associamo solitamente il periodo invernale.
Certamente il bel tempo è in stretta relazione con le energie positive che sembra sprigionare, ma quando si deve rimanere sul posto di lavoro, forse il punto di vista è un po’ differente: il caldo può diventare un nemico da cui difendersi.
Nella nostra realtà produttiva i lavoratori maggiormente a rischio sono coloro che lavorano all'aperto, in particolare gli agricoltori, gli addetti alla raccolta di frutta o verdura nei campi e/o in serra e gli operai dei cantieri edili e stradali, ma anche i lavoratori che sono esposti a fonti di calore  radiante es.: acciaierie, fonderie, vetrerie.
Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/'08) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e specificamente il lavoratore esposto ad agenti fisici tra i quali il microclima. Quindi anche al rischio di danni da calore tipico delle attività lavorative svolte in ambiente aperto nei periodi di grande caldo estivo.
Il Dipartimento di Medicina del Lavoro, l’Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali e il Consiglio Nazionale Ricerche hanno creato una guida per affrontare il rischio di radiazione solare ultravioletta per il lavoratori all’aperto.
Il Dipartimento Prevenzione Medica dell’ ASL di  Mantova ha pubblicato un opuscolo, in 4 lingue, contenente misure di prevenzione che il Datore di lavoro deve mettere in atto ed azioni per evitare i danni da calore sul lavoro.