venerdì 31 maggio 2013

LA GESTIONE DEL TEMPO LAVORO

Uno dei problemi principali per chi lavora è quello di riuscire a gestire in modo efficace il tempo lavoro e di conseguenza di trovare un corretto equilibrio lavoro/casa.
Il lavoro sopratutto in questo momento rischia di non avere  confini chiari, di cambiare continuamente e di imporci dei ritmi sempre più elevati, basti pensare alle infinite  mail da smaltire ogni giorno senza che ci sia la possibilità di ignorare una sola richiesta e che spesso non consideriamo nemmeno parte del nostro lavoro.
Per riuscire a lavorare con efficacia e senza eccessivo stress è necessario avere il controllo del proprio piano di lavoro quotidiano e di tutto quello che c’è nella mente  e di mantenere quel controllo tramite procedure adeguate.Il nostro cervello non è una macchina perfetta e rischia di sovraccaricarsi di file e di andare in tilt. Se fosse più efficiente ci ordinerebbe i file in ordine di priorità evitando a noi il rischio di dimenticare le cose urgenti e di perdere tempo con cose non necessarie.

In allegato una una proposta per aiutarci ad organizzare meglio il nostro tempo/lavoro.

lunedì 27 maggio 2013

TEATRO E AUTOAIUTO



Le persone con disabilità di tipo psichiatrico possono essere inserite nel mondo del lavoro se il loro progetto d'inserimento nasce dalla collaborazione fra diversi servizi: servizi d'inserimento lavorativo, servizi psichiatrici, servizi sociali. L'esperienza di Medialabor in questo senso ha evidenziato che solo mettendo assieme le risorse della persona e degli altri soggetti del territorio è possibile l'inserimento e il mantenimento efficace del posto di lavoro. Da anni per questo motivo collaboriamo con l'Associazione Self Help San Giacomo che utilizza il metodo dell'auto aiuto per favorire l'integrazione sociale delle persone con problemi di salute mentale.

L’auto-aiuto rappresenta il passaggio da forme di intervento esterne alla persona, basate sull’informazione e il controllo da parte di “altri”, in genere gli “specialisti”, a forme di auto-produzione-di aiuto, che puntano cioè sulla capacità della persona di auto-descrivere e auto-regolare il fenomeno che sta vivendo, valorizzando l’esperienza soggettiva di sofferenza, i suoi aspetti fisici
e psicologici e i modi specifici in cui essa si intreccia con la sua vita quotidiana.L'auto aiuto si fonda sull'altro principio fondamentale che è il lavoro di rete e la valorizzazione delle reti formali ed informali.

Per conoscere meglio questa associazione vi segnaliamo IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI. Questo il titolo del progetto che ha coinvolto due gruppi di studenti (uno del Liceo C.Montanari di Verona e uno del Liceo G. Veronese di S. Bonifacio - VR) e il gruppo teatrale La Pel d’Oca.

“In mezzo a un fitto bosco,
un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio:
cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti.”
Italo Calvino

La metafora del viaggio è la traccia che ha aiutato i partecipanti di questo interessante progetto a conoscersi e a valorizzare le differenze reciproche.

Il progetto nasce nell'ambito dell'Associazione Self Help San Giacomo - Verona che è  è punto di riferimento attraverso l’auto-aiuto, per chi, a causa di sofferenza mentale, relazionale o in condizioni di disagio psico-sociale, trova difficile sviluppare da solo il proprio progetto di vita e spesso agli occhi delle altre persone appare come un “diverso” del quale, magari, avere timore. La
pratica dell’auto-aiuto apprezza le diversità, sostiene la fiducia nell’altro e
spinge alla reciproca conoscenza, nella certezza che accanto a ciò che manca
o soffre in ognuno di noi c’è una parte vitale e capace. La cura, la prevenzione
e il sostegno al disagio passano anche dal valorizzare le abilità, permettendo
che crescano e possano esprimersi. La rete Self Help porta avanti questa sfida
sostenendo il gruppo teatro La Pel d'Oca concretamente e favorendo la sua connessione
con altre realtà territoriali

Consigliamo di approfondire questi argomenti nel bel libro e film che sono scaricabili gratuitamente dal sito:
http://www.k-studio.it/oet/

venerdì 24 maggio 2013

SALUTE E SICUREZZA DALLA SCUOLA MATERNA




L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Osha) promuove un approccio sistemico e preventivo sull’educazione al rischio proponendo programmi educativi fin dalla scuola materna. La proposta è quella di coinvolgere attivamente personale e alunni nella gestione della sicurezza nella scuola, migliorando la loro educazione al rischio e il loro contesto di apprendimento.
L’Agenzia ha ha pubblicato una relazione che presenta e analizza in modo approfondito casi incentrati sull'attuazione dell'approccio sistemico.Il documento tratta anche il tema della violenza e delle intimidazioni nei confronti del personale e degli alunni, lo sviluppo sostenibile e questioni ambientali.

https://osha.europa.eu/it/teaser/new-eu-osha-report-looks-at-the-whole-school-approach-to-osh-and-education

martedì 21 maggio 2013

GIOCO D'AZZARDO : DIPENDENZA LEGALIZZATA



La campagna “Basta con le slot” che la trasmissione Le Iene ha promosso vede coinvolta anche la nostra città che ha aderito all’iniziativa. In particolare anche a Verona è nato il collettivo Verona No Slot per iniziativa di alcuni studenti con l’obiettivo di sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche chi ha il potere di fare concretamente qualcosa, come i gestori di bar e tabaccherie http://www.larena.it/stories/Home/512070_basta_alle_slot_nei_bar_in_campo_anche_tosi/

Le dipendenze cambiano a seconda del periodo storico, della cultura locale … la dipendenza da gioco d’azzardo è quella  in voga in questi anni, purtroppo  legalizzata ed anzi promossa dallo Stato contemporaneamente all’aggravarsi della crisi e all’impoverimento delle persone . Il problema creato dal gioco d’azzardo non è solo la perdita  di soldi. I problemi derivanti dal gioco influiscono  sulla vita di una persona in tutto il suo complesso.
Il gioco diventa un problema quando:
• interferisce con il lavoro, la scuola e altre attività
• danneggia la salute mentale o fisica
• danneggia finanziariamente
• danneggia la reputazione
• causa problemi con amici o con la famiglia.

“Un paese dove si spendono circa 1260 euro procapite, (neonati compresi) per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. E dove si stimano 800mila persone dipendenti da gioco d'azzardo e quasi due milioni di   giocatori a rischio. Un fatturato legale stimato in 76,1 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere, mantenendoci prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. E' “la terza impresa” italiana, l'unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese. Benvenuti ad Azzardopoli, il paese del gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare” (tratto dal Dossier di Libera Azzardopoli Roma 9 gennaio 2012)

Seganaliamo anche  un altro collettivo nato a Pavia http://www.senzaslot.it/chi-siamo/  i cui obiettivi vengono così descritti:

1. Mettere al bando tutte le occasioni di lucro privato sul gioco d’azzardo liberalizzato, a partire dalla cacciata delle macchinette da bar e altri locali pubblici ad accesso libero. Questo implica naturalmente il ritiro delle concessioni ai privati, sferrando un colpo durissimo alla potente lobby delle macchinette.
2. Riformare radicalmente il gioco d’azzardo sotto controllo statale, inclusi Gratta e Vinci, Superenalotto e simili, intervenendo in modo che non siano una fonte di guadagno per le casse statali e soprattutto che il consumo di questi prodotti non sia favorito dallo Stato con la pubblicità e vergognose campagne propagandistiche (“Ti piace vincere facile?” ecc.). Rompere la dipendenza delle casse statali dal gioco d’azzardo è necessario quanto rompere la dipendenza dei singoli individui dalle macchinette.
3. Trasformare le sale slot private in sale slot statali (chiudendone contestualmente la maggior parte). In questi “casinò pubblici” dovrebbero essere collocate macchinette particolari, molto lente e con un pay-out elevatissimo in modo da attuare politiche di riduzione del danno. L’erogazione del gioco d’azzardo sarebbe controllata e fortemente regolamentata e non avrebbe le caratteristiche di “trappola” che ha oggi (luci soffuse, superalcoolici gratuiti, rumori frastornanti, “sospensione dello scorrere del tempo”). Le sale slot pubbliche non avrebbero fini di lucro e lavorerebbero in stretta connessione con il servizio sanitario nazionale con l’obiettivo di strappare i giocatori patologici dal loro vizio autodistruttivo.

Purtroppo capita sempre più spesso che anche al nostro servizio si rivolgano persone con queste problematiche e l’impatto sulla vita personale , familiare e sociale è devastante, per cui invitiamo a sostenere queste importanti iniziative di sensibilizzazione su questo aspetto della nostra società.

giovedì 16 maggio 2013

INVECCHIAMENTO ATTIVO



Cosa s'intende per invecchiamento attivo ?

L'OMS lo definisce così: 
  
Processo di ottimizzazione di opportunità per la salute, per la partecipazione e per la sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita mentre le persone invecchiano

La questione interessa moltissimo le aziende perché l'Italia è uno dei Paesi europei con il maggior squilibrio fra popolazione giovane e popolazione anziana e le recenti riforme del sistema pensionistico non accompagnate da altre misure determina delle forti preoccupazioni per la tenuta del sistema produttivo e per la serenità delle persone rispetto alle prospettiva sulla qualità della loro vita.

Secondo Raffaele Morese- Associazione Nuovi Lavori 2013
Il problema non è l’invecchiamento della popolazione, ma è la capacità di porre  tutti, giovani, adulti, anziani nelle condizioni di mettere  il proprio vigore, la propria energia, la propria fantasia, il proprio entusiasmo al servizio del proprio benessere e a quello della propria comunità

L’invecchiamento attivo implica una diversa visione :  
  • delle politiche per il lavoro di tutto l’arco lavorativo,
  • della formazione professionale continua,
  • delle pratiche di accompagnamento al lavoro per chi lo cerca per la prima volta e per chi l’ha perso e ne cerca uno nuovo,
  • delle stesse forme previdenziali da rendere più flessibili.
Qualche suggerimento in allegato
  

martedì 14 maggio 2013

SIAMO TUTTI DIVERSAMENTE ABILI

Persone diversamente abili, disabili, persone con handicap, persone con disabilità… quante definizioni per descrivere una condizione di salute che cambia  e che è determinata dal rapporto tra la funzionalità fisica, sensoriale, mentale dell’individuo e le diverse situazioni contingenti di vita.

La definizione che ci piace di meno è quel "diversamente abili" … tutti abbiamo diverse abilità… “diversamente qualcosa è solo uno escamotage per dire che quella cosa non lo è senza che appaia brutto da dire “ (N.F.)

Per lo stesso motivo gli obesi dovrebbero essere chiamati diversamente magri, gli anziani diversamente giovani, le persone basse diversamente alte e così via!

La definizione che ci piace di più è quella dell’OMS (1999)

"Ogni persona, in qualunque momento della sua vita, può trovarsi in condizioni di salute che, in ambiente negativo, divengono disabilità"

E’ l’ambiente che provoca la disabilità! Una persona in carrozzina potrebbe muoversi da sola in città se non ci fossero le barriere architettoniche, potrebbe usare l’autobus se dotato di pedane elevatrici, potrebbe salire e scendere dal suo appartamento al terzo piano se l’ascensore funzionasse, potrebbe lavorare se l’azienda fosse dotata di un  bagno adattato …
Ed è la condizione di salute dell’uomo ad essere variabile . E’quindi interesse di tutti promuovere un ambiente senza barriere sia fisiche che psicologiche . Potremmo essere tutti diversamente liberi!

Per approfondimenti

http://www.dismappa.it/perche-disabili/


lunedì 13 maggio 2013

GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA

Oggi 13 maggio 2013 si festeggia la 7° giornata della lentezza. La lentezza non è necessariamente un valore in sé , si tratta piuttosto di essere veloci senza perdere la lentezza, oppure essere lenti senza perdere la velocità . L’agire deve essere supportato dalla riflessione . Ci accorgiamo che quando agiamo nella fretta spesso non valutiamo le conseguenze e ne paghiamo gli scotti  nei rapporti con gli altri così come nel lavoro.
Ecco i 14 comandaLenti sulla lentezza.


giovedì 9 maggio 2013

LO STRESS E' POSITIVO O NEGATIVO?



Uno psicologo stava spiegando come gestire meglio lo stress. Quando
sollevò un bicchiere d¹acqua, tutto il pubblico immaginò che avrebbe
posto la solita domanda: Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Quello che invece domandò fu:
Quanto credete che pesi questo bicchiere d'acqua?
Le risposte variarono da 250 a 400 grammi.
Il peso assoluto non conta, - replicò lo psicologo - dipende dal tempo
per cui lo reggo. Se lo sollevo per un minuto, non è un problema. Se lo
sostengo per un'ora, il braccio mi farà male. Se lo sollevo per tutto
il giorno, il mio braccio sarà intorpidito e paralizzato. In ogni caso
il peso del bicchiere non cambia, ma più a lungo lo sostengo, più
pesante diventa. E continuò: Gli stress e le preoccupazioni della vita
sono come quel bicchiere d'acqua. Se ci pensate per un momento, non
accade nulla. Pensateci un po' più a lungo e incominciano a far male. E
se ci pensate per tutto il giorno, vi sentirete paralizzati e incapaci
di far qualunque cosa.

E' importante ricordarsi di lasciare andare i nostri stress.
Alla sera, il più presto possibile, posiamo i nostri fardelli.
Non portiamoceli addosso per tutta la sera e tutta la notte.
Ricordiamoci di posare il bicchiere d'acqua!


Per saperne di più.

mercoledì 8 maggio 2013

9 MAGGIO 2013: CELEBRARE L'EUROPA NELL'ANNO EUROPEO DEI CITTADINI



La festa dell'Europa del 9 maggio è un forte simbolo dell'unità europea. Essa ricorda l'anniversario della "dichiarazione Schuman" e celebra lo storico avvio dell'integrazione europea.
Quest'anno la festa dell'Europa è un evento ancora più speciale perché il 2013 è stato ufficialmente proclamato l'"Anno europeo dei cittadini" ed è dedicato ai diritti derivanti dalla cittadinanza europea, compreso il diritto fondamentale alla salute e alla sicurezza sul lavoro.

Con la campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri, l'EU-OSHA sta lavorando per sensibilizzare l'opinione pubblica in occasione della festa dell'Europa e per tutto il 2013 sull'importanza della collaborazione intesa alla prevenzione dei rischi tra datori di lavoro e lavoratori europei.

Ambienti di lavoro sani e sicuri.Un bene per te, un bene per l’azienda è il nome della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri dell’ l’OSHA EU Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo scopo principale della campagna  è promuovere un processo gestionale integrato, che tenga conto delle diverse tappe della valutazione dei rischi. La campagna intende diffondere inoltre l'idea di un approccio partecipativo alla valutazione dei rischi perché una valutazione dei rischi capace di coinvolgere i lavoratori è alla base di una cultura della prevenzione sostenibile

http://www.healthy-workplaces.eu/it/

lunedì 6 maggio 2013

BES Benessere Equo e Sostenibile

Che cos’è il  BES Benessere Equo e Sostenibile ?
Significa considerare il benessere di un Paese non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista delle persone. Significa andare oltre le misure economiche convenzionali come il Pil pro capite e tenere in considerazione indicatori di carattere ambientale e sociale che permettano una valutazione globale sullo stato e sul progresso di una società.
Già nel 2001 l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (Ocse) ha promosso diverse iniziative nell’intento di aumentare la consapevolezza sul tema della misurazione del progresso della società.
Aspetto molto interessante di questa prospettiva sta nel fatto che “cosa si misura” influenza “cosa si fa”. Nel senso che la  misurazione del benessere attraverso indicatori più articolati e condivisi dalla società implica  possibili cambiamenti dell’azione politica e punta a realizzare un migliore funzionamento della democrazia in un’epoca nella quale la crescita economica si è fatta più problematica e nella quale gli obiettivi di buon governo devono necessariamente andare “oltre il Pil”.
A questo proposito segnaliamo una recente pubblicazione del Cnel e dell’Istat “Bes 2013 Il benessere equo e sostenibile in Italia” e il relativo sito www.misuredelbenessere.it
Anche a livello personale il nostro benessere non è assolutamente dipendente solo dal  conto in banca ma da altri aspetti come la qualità dei nostri rapporti, l’utilizzo del tempo, la cura di noi stessi e degli altri… ricordiamoci quindi di vivere bene ogni giorno nonostante le infauste e martellanti notizie economiche perché … la nostra vita è adesso !

giovedì 2 maggio 2013

CRISI E BENESSERE ORGANIZZATIVO

Perché abbiamo deciso di aprire questo spazio di relazione con le persone e con le aziende sulla tematica del benessere organizzativo, termine apparentemente così paradossale in questo  momento storico?
Perché è proprio nel momento in cui qualcosa ci viene a mancare che ci rendiamo conto della sua importanza e del suo valore! E’ difficile mantenere una serenità di fondo nella nostra vita personale e lavorativa in questo momento di incertezza globale e di grave crisi economica. La sensazione è che stiamo tentando di  sopravvivere più che decidere di vivere…
Le aziende hanno grosse preoccupazioni rispetto alla sostenibilità economica delle loro attività, la liquidità scarseggia e l’instabilità politica non facilita le possibilità di programmare il futuro.
Ma è proprio in momenti come questi che ci rendiamo conto dell’importanza vitale delle relazioni e della qualità delle relazioni sul luogo di lavoro e negli altri ambienti di vita.
La crisi che stiamo vivendo può essere anche vissuta come una possibilità di cambiamento  (Crisi, dal greco antico: ‘scelta’ ) e di passaggio ad un nuovo equilibrio. La nostra proposta è di partire dalla cura delle relazioni nei luoghi di lavoro per favorire una vera qualità della vita.

Cercheremo assieme di percorrere nuove strade per un vero benessere con la consapevolezza che non stiamo viaggiando da soli !